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domenica 25 maggio 2008

Appello urgente



Dal movimento umanista di Firenze mi inviano un appello urgente. Il riarmo mondiale per il quale nazioni come U.S.A, Russia, Cina, Iran e compagnia stanno investendo un sacco di risorse in barba alla crisi economica di alcuni di loro esiste, ma la gente non lo vuole, in Repubblica Ceca sono il 70% ma il governo ignora loro e sembra che voglia far costruire un sistema radar antimissile made in U.S.A! Ricorda Vicenza...

Chi può firmi e chi può vada al presidio poiché è cosa buona e giusta.




DICIAMO NO ALLA COSTRUZIONE DEL SISTEMA RADAR ANTIMISSILE USA IN REPUBBLICA CECA.


Firma e fai firmare la petizione online su http://www.nonviolence.cz/.


Quello che non ti diranno mai è che si stanno riarmando, e questa volta è molto più pericoloso. Questa è l'opinione di Noam Chomsky, Mikhail Gorbachov e del fisico italiano Angelo Baracca che ha appena sottoscritto l'appello.

Il Parlamento della Repubblica Ceca dovrà esprimersi sulla costruzione di una base militare degli Stati Uniti ed è probabile che voterà a favore della sua installazione, nonostante il 70% della popolazione sia contrario. Vista l’urgenza della situazione, abbiamo lanciato una petizione on-line per fare pressione sul Parlamento e chiedere che la questione sia risolta con un referendum.
Il progetto degli Stati Uniti NMD – sistema missilistico nazionale, è un progetto molto complesso che prevede la produzione di nuove armi e l’installazione di basi militari americane in diversi punti del pianeta. In particolare in Europa il primo passo è l’installazione di un radar in Repubblica Ceca e di una base con missili intercettori in Polonia. Questo piano ha diviso l’Europa, che al momento attuale non è in grado di dare una risposta unitaria, coerente e nonviolenta alla politica aggressiva degli Stati Uniti. Le reazioni della Russia e della Cina hanno creato un’atmosfera da “guerra fredda”. Aumentano le tensioni internazionali, è ripresa una folle corsa agli armamenti (convenzionali e nucleari) e soprattutto si pongono le basi per la militarizzazione ed il controllo dello spazio.

Ti chiediamo di appoggiare la nostra protesta nonviolenta. Questo piano non riguarda solo i Cechi ma tutta l’Europa e, in definitiva, il mondo intero.

In solidarietà allo sciopero della fame degli attivisti Cechi Jan Tamas e Jan Bednář iniziato 13 giorni fa per protestare contro l'installazione della una base radar anche Firenze si unisce al grande movimento che si oppone al riarmo atomico.

In molte città italiane la protesta si estende, Dino Mancarella a Trieste (in digiuno ormai da 10 giorni), Isabel Torres e Federica Fratini a Roma (in digiuno da 7 giorni), e tutti i movimenti che appoggiano la protesta contro lo scudo stellare che stanno manifestando in questo momento anche a Budapest, Londra, Amsterdam, Berlino, Parigi, Copenhagen, Malaga, Tolosa e hanno trovato consenso e appoggio in tutto il mondo.



Il Movimento Umanista e la Rete Semprecontrolaguerra invitano al presidio informativo tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 20.00 in piazza Beccaria a Firenze. Chi lo desidera può unirsi al presidio per una protesta creativa, dando la sua disponibilità' su: http://www.doodle.ch/47xvraa86agi2rye.


Per favore informati, aiutaci a diffondere con ogni mezzo queste notizie che i grandi mass media non faranno mai circolare, forse perchè sanno bene che la gente non vuole una nuova guerra fredda. Firma e fai firmare la petizione online su http://www.nonviolence.cz/.

giovedì 15 novembre 2007

Chi vuole campare cent'anni?


Nel titolo del blog c'è la parola vita, sappiamo che in questo caso il "gioco" è bello quando dura tanto, ma allora cosa bisogna fare per farlo durare a lungo?
Beh prima di tutto la domanda è in un certo senso sbagliata, dovremmo chiederci invece DOVE bisogna stare per vivere tanto. Secondo gli esperti, infatti è l'ambiente naturale del luogo in questione che insieme a delle determinate abitudini quotidiane e alimentari permette di arrivare al traguardo del secolo e anche oltre. Non solo, ci arriverai anche coscente e "in forma"!
Se andate in Costa Rica (bellissima, un giorno ci dovrò andare), più precisamente nella penisola di Nicoya, troverete ultracentenari che invece di avere un piede nella fossa ce l'hanno in un bel modello di scarpe da ginnastica che usano per andare con la fionda a caccia di serpenti.
A Nicoya, una volta che arrivi a 60 anni, hai una possibilità di raggiungere i 100 quattro volte superiore alla media dei paesi industrializzati!

Altri luoghi della terra dove vengono registrati casi unici di longevità sono Okinawa in Giappone e la Sardegna (più precisamente al centro).
Come gia detto non si vive a lungo solo mangiando bene ma bisogna mettere in relazione quel tipo di alimento ad un certo stile di vita con un'attivita fisica regolare ma non esagerata (che non vuol dire solo fare sport ma anche camminare molto o fare determinati lavori) e l'ambiente naturale. Evidentemente il clima, la natura e l'aria di Okinawa sono ideali per il tipo di alimentazione di quelle zone; lo stesso discorso vale per Nicoya e Sardegna.
Proprio in quest'ultima è morto da pochi anni l'uomo che è entrato nel guinness dei primati nel 2001 per la sua longevità. Si chiamava Antonio Todde (nella foto), ma tutti lo chiamavano Tziu Antoni. Di Tiana, un piccolo paese sardo, è riuscito a stare in vita 113 anni, attribuiva la causa del suo record al bicchiere di vino giornaliero. Aveva fatto il pastore fino a 90 anni e non aveva mai toccato una sigaretta. Sempre sardo è l'uomo al posto numero 3 della "classifica". Primo in Europa, Giovanni Frau si è spento nel 2003 a 112 anni.

A questo punto viene da chiedersi se è così vero che vivere birra fa campare cent' anni. A quanto pare ci vuole ben altro...Se fosse così sarebbe davvero una delusione. Peccato in fondo ci credevo, vorrà dire che la sostituiremo col vino come faceva Tziu Antoni, tanto va bene lo stesso. Che poi la vita basta viverla intensamente anche se ti dura qualche anno in meno e sei soddisfatto comunque.

venerdì 13 luglio 2007

Rieccomi

Basta, non ce la facevo più a vedere nell'account settimanale di shiny Stat numeri sempre più piccoli. Complice la definitiva morte del mio pc, il diffettoso collegamento a internet col computer di famiglia e altre piccole cazzate ho dovuto mollare il blog ma ho deciso di riscrivere in un modo o nell'altro anche perchè vedevo che qualche oraggioso, che ringrazio di cuore, ci provava a venire per vedere se il letargo era finito...ebbene il letargo dovrebbe essere finito, il pc di famiglia funziona e dovrei riuscire a trovare il tempo per scrivere "qualcosaognitanto", la blogosfera mi è mancata, spero di recuperare il tempo perduto. A presto

lunedì 30 aprile 2007

Problemi di denotazione








Oggi mi sono svegliato con la voglia di fare una riflessione.
Si sente dire, descrivedo una nazione o un popolo, cose come:popolo di guerrieri, popolo che tratta male le donne, popolo che non ha rispetto per l occidente ecc...
Potrebbe sembrara una cazzata, ma dicendo popolo di guerrieri vuoi dire che combattono tutti? Cioè, le donne, i bambini e gli anziani non fanno parte di quel popolo? Spiegalo meglio...
Ancora peggio: i musulmani discriminano le donne. Cosa vuol dire? Che le donne non sono musulmane? Certo è vero che ci sono leggi alcune volte anche molto dure contro le donne e questo va denunciato perchè va contro i diritti umani ma così le discrimini anche tu perchè secondo te non sono musulmane, usa un'altra frase o ancora meglio usane due, tre, quattro, cento e usale bene, non puoi ridurre ad una frase secoli di storia.
Credo sia stato Russel a dire che la maggior parte dei problemi del mondo siano dovuti a problemi di linguaggio, non lo so se è vero ma le frasi che ho messo in corsivo che possiamo tranquillamente trovare nei giornali e sentire alla televisione sono una prova che almeno in parte aveva ragione. Se uno sente dire queste frasi da politici intelletuali, stralaureati, tuttologi alla fine pensa: "cazzo se lo dicono loro allora che cosa me ne frega di vedere bene prima di giudicare, se studiare una vita come fanno loro ti porta a descrivere un popolo con tre parole allora sono un genio perchè quello lo pensavo gia." Così fai nascere e alimenti discriminazione e odio. Da notare che quando si tratta di discriminare però sono tutti uguali, le donne che dovrebbere essere vittime vengono discriminate da chi dice che sono vittime...
In realtà è troppo facile parlare come loro ed è troppo facile dire frasi come cacciamoli via ecc.. Se non conosco bene un popolo sto zitto e basta. Lo stesso accade quando vediamo bruciare bandiere americane. Voglio premettere: anche io odio George Tricketrackebombeamano Bush e il disegno imperialista americano però non brucerei mai la bandiera americana. Pensate che la sua politica sia condivisa da tutti negli States? In America è nato il blues, il rock'n'roll e un sacco di altri generi che derivano da questi. Martin Luther King era americano, così bruci anche lui, bruci Bob Dylan, Jimi Hendrix, Andy Warhol, quelli che hanno fatto un casino quando c'era la guerra in Vietnam, quelli che fanno un casino contro la guerra in Iraq e un sacco di altre persone che bruciare sarebbe una bestemmia. Purtroppo queste questioni sono complesse, tanti le presentano semplificate e con parole sbagliate, si contraddicono tra quello che dicono e quello che fanno e non esiste causa peggiore di conflitti e incomprensioni evitabili.

mercoledì 25 aprile 2007

Espressione di vita

Ho deciso di aprire questo blog perchè oltre che dalle guerre e dai re la storia dell' umanità è scritta anche da quella che è la vita comune dei popoli, le loro usanze, le loro invenzioni, la loro arte ecc.. Se si comincia a intraprendere questo viaggio si scoprono cose meravigliose, impensabili, accompagnate da un fascino unico.
Sono l'espressione di comunità di persone, della loro vita, delle loro sofferenze e delle loro gioie. Nel mondo può succedere di tutto: guerre, rivoluzioni ecc... Ma ciò che è popolare non muore mai, al massimo si trasforma, basti pensare a come sopravvive con una certa dignità la musica popolare nel contesto attuale.
Lo straordinario non vive necessariamente nella fama e nella gloria, lo straordinario vive nel comune.