lunedì 10 dicembre 2007

La macchia nera


Questo è un quadro di Thomas Cole. Si intitola "The Oxbow". E' stato fatto nel 1836 e simboleggia il cammino degli americani verso ovest. Nella parte destra del quadro tutto è luminoso, c'è vita, c'è il fiume, insomma quella parte è stata "civilizzata" dall' arrivo dei futuri salvatori del mondo. A sinistra invece c'è quella brutta macchia nera che deve ancora essere "illuminata" dalla ragione e dal mandato divino degli ormai ex-coloni.
In realtà dietro quella macchia nera c'era un popolo che già da millenni popolava quelle terre: i cosidetti "indiani d'America" che i "civilizzatori" hanno in gran parte sterminato e in piccola parte imprigionato in riserve a dir poco umilianti. Fra poco arriverà il post sui pellerossa, ed è pronto anche il secondo mostro giapponese, sembra di no ma mi do da fare:)


P.S. So che qualcuno mi ha mandato una mail all' indirizzo everberz@gmail.it cliccando sul link qui a fianco per quanto riguarda "Segnala l'Usanza". Non ho più questa mail perchè mi dava problemi. Scrivetemi su alberz85@hotmail.it .

mercoledì 5 dicembre 2007

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''Gli immigrati che chiedono la residenza, se in possesso dei requisiti, dovrebbero essere messi sotto osservazione per sei mesi. Nel momento in cui ottengono la residenza la commissione dovrebbe assumersi il compito di seguirne gli spostamenti e controllarne il comportamento andando a chiedere informazioni anche ai vicini di casa. Passati questi primi sei mesi, se gli stranieri si sono comportati bene, allora possono restare, in caso contrario devono essere sottoposti ad altri tre mesi di verifica e poi espulsi. Sarebbe giusto fargli capire come ci si comporta usando gli stessi metodi dei nazisti: per ogni trevigiano a cui recano danno o disturbo, vengono puniti dieci extracomunitari''.

Giorgio Bettio, consigliere comunale della Lega Nord a Treviso. 4 Dicembre 2007